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Ex convento di Santo Stefano - Marsala
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Ex convento di Santo Stefano - Marsala

Ex convento di Santo Stefano - Marsala




Il complesso edilizio comprendente la chiesa ed il monastero di Santo Stefano ricade in una vasta area quadrangolare del centro storico lilibetano, un tempo caratterizzata dalla presenza della comunità ebraica.
Il complesso, fondato dal nobile Stefano Frisella nell'anno 1605, viene realizzato sulle rovine di un antico fabbricato sede prima del "Palazzo dei questori romani" ed in seguito, nel IX secolo, del "governo saraceno". All'inizio del XII il nobile Stefano Frisella acquista l'edificio dalla famiglia Ferro, lo ristruttura, e lo adibisce a monastero per le Agostiniane Riformate donandolo ad una delle sue figlie, badessa agostiniana. Nello stesso tempo fa costruire una chiesa che nel 1866 viene incamerata tra i beni dello Stato Italiano, e che attualmente è chiusa al culto.
Santo Stefano, rispetto agli altri due monasteri, quello di San Pietro e quello di San Girolamo, risulta il più modesto.
La chiesa dedicata la Santo fu completata verso la fine del XVII con opere e stucchi di Vincenzo Giglio. La sua facciata principale a capanna sulla via Frisella, molto sobria e priva di decorazioni, presenta un portale architravato sormontato da una nicchia, da una finestra ad arco ribassato a petto d'oca, posta nel triangolo del frontone ed un'altra collocata asimmetricamente. Larghi conci di tufo a vista ricoprono lo spigolo della facciata. La facciata laterale che dà sulla via Sarzana è caratterizzata da un portale architravato di gusto manieristico, il cui transito risulta chiuso da una tompagnatura interna nella quale si è ricavato un altare.
L'interno, ad unica navata, presenta tre altari ed è impreziosito da pregevoli stucchi settecenteschi - fra gli altri, il rilievo in stucco raffigurante la Gloria di Santo Stefano - tele e dipinti. A destra è presente la tela del XVII di S. Agostino mentre a sinistra è collocata una tela ottocentesca. La decorazione è di gusto barocco con puttini che reggono festoni e busti di sante agostiniane; sui pilastri esterni del presbiterio due figure simboliche: Pace e Carità.
Contigui alla chiesa sono i locali dell'ex monastero che si affacciano su un ampio cortile porticato con colonne di marmo che sostengono archi a pieno centro; sopra il colonnato corre un largo ballatoio su cui si aprono i locali del primo piano.
Attualmente l'ex monastero accoglie la scuola Vincenzo Pipitone e il Liceo Classico Giovanni XXIII; dell'antico edificio si conservano una torre all'angolo fra via Lombardi e via Frisella e il chiostro quadrato con porticato. Le celle delle suore sono state trasformate in aule.



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